La città di Grado è di origine romana, Gradus infatti significa scalo, e fu il primo scalo delle navi che risalivano il corso del fiume Natissa verso Aquileia, la più importante città dell´ Oriente Romano e sede della "X Regione Italica Venetia et Istria" .
Dapprima Castrum, con una cinta di mura a forma rettangolare che corrisponde all´odierna zona del centro storico, divenne con le invasioni barbariche residenza stabile e centro abitativo per le popolazioni che dall´entroterra cercavano scampo alle orde di Attila (452).
In quell´occasione, narra una leggenda, Attila impotente ad addentrarsi nei pantani acquitrinosi della laguna pronunciò la storica frase "Ambriabella, ti lascio per un bel Grado", volgendo le spalle all´isola e pensando già ad altre predonerie. Nel 568 di fronte all´invasione longobarda, l´arcivescovo aquileiese vi aveva trasferito la sede vescovile insediandosi come Venetiarum et Histriae Patriarca, ma il Patriarcato rimase sempre quello di Aquileia.
Il Patriarca Elia completò la costruzione del Duomo e abbellì il piccolo borgo con edifici di culto rafforzando la cattedra patriarcale e l´importanza di Grado che era filopapale, ma determinando dissidi con Aquileia appoggiata dai Duchi longobardi (Scisma dei Tre Capitoli che terminò solo nel 1180). E il dualismo tra le città si ampliò con la proclamazione canonica del Patriarcato di Grado.
Grado si trovò ad essere la capitale religiosa di una zona che andava dall´ Istria a Chioggia ed ebbe un grande sviluppo economico, commerciale ed artistico, fino al 1451 fu infatti metropoli e madre di tutte le chiese litoranee, ivi compresa Venezia sulle cui strutture esercitò un costante e lungo influsso.
Ma la soppressione del Patriarcato nello stesso secolo e la sempre maggior potenza di Venezia fecero perdere la centralità di Grado nelle laguna veneta, mantenendo però come unico privilegio l´ordinamento governativo del Conte e del Consiglio eletto dalle sette famiglie patrizie. Grado si chiuse però a se stessa e le uniche attività si concentravano nella pesca, fu il periodo più brutto della sua storia.
Dopo il trattato di Campoformido del 1797 Grado passò all´Austria e tranne una breve parentesi francese, solo nel 1918 tornò all´ Italia. Durante il corso dell´ Ottocento la città dà inizio alla sua rinascita economica sotto il profilo di località di turismo e soggiorno. Nel 1892 diventò stazione di cura ufficiale dell´ Impero asburgico.
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